L' eta' dei totalitarismi

(1920-1945)

Il clima culturale

Il cinema

1927: passaggio al sonoro

Nel mercato mondiale si afferma l'egemonia di Hollywood sostenuta anche dall'assegnazione del premio  Oscar (1928) con una strutturazione di tipo  eminentemente economico con i seguenti caratteri:

a)  preminenza del ruolo del produttore su quello di autori e registi;

b)  prapporto diretto fra produttore e attore - divo 

c)  predeterminazione di generi cinematografici (Western - musical - horror - guerra)

d)  limitazione della libertà dell'artista e rischio di standardizzazione (codice Hays di autocensura).


Solo pochi autori sfuggono a questi limiti con la qualità della loro arte e l'autonomia ideologica ( C.Chaplin con la polemica artistica contro dittatura, alienazione della società industriale, poteri forti).

Altri riescono a rinnovare dall'interno i generi  (es. Ford per il western, Hitchcock per il giallo, Orson Welles con la polemica espressionistica) 


In Europa

Surrealismo in Spagna con Bunuel

Realismo poetico in Francia con (Renè Clair, Jean Renoir, Marcel Carnè)

Realismo socialista in Urss

Simbolismo nell'Europa del Nord (Dreyser con "La passione di Giovanna D'Arco")

In Italia: cinema conformista detto  "dei telefoni bianchi" con visione edulcorata, piccolo borghese dei rapporti sociali, utilizzato propagandisticamente dal regime fascista (M.Camerini)