L'età della crisi

(dalla fine dell'800 al 1920)

 

La seconda Rivoluzione industriale

Si afferma tra il 1890 e il 1920 e sconvolge non solo l'Europa, ma anche paesi extraeuropei, quali gli USA e il Giappone.

 

è caratterizzata da molte e variegate scoperte scientifiche e tecnologiche:

 

dai nuovi metodi di lavorazione del ferro e della produzione dell'acciaio,
dall'evoluzione della meccanica (invenzione della turbina elettrica, della dinamo e del motore a scoppio),
dallo sviluppo della chimica (con l'applicazione nei vari settori, quali quello dei medicinali),
dalla scoperta delle onde elettromagnetiche (Hertz),
dalla realizzazione delle prime radiotrasmissioni (Marconi),
dall'invenzione delle lampade elettriche (Edison),
dalla realizzazione dei primi voli (fratelli Wright).

 

Tali scoperte, unitamente a quelle relative alle nuove fonti energetiche (petrolio, elettricità), trovano applicazione nel campo della produzione e finiscono per sconvolgere tutto il mondo del lavoro e la sua organizzazione.

 

Elementi principalmente caratterizzanti la seconda rivoluzione industriale sono infatti lo sviluppo della metallurgia e dell'industria "pesante", l'utilizzo delle nuove fonti energetiche e l'assunzione di nuovi modelli organizzativi ( quelli teorizzati da Taylor) mediante i quali il lavoro, estremamente parcellizzato e scientificamente organizzato, avrebbe dovuto raggiungere il massimo della produttività.

 

Il processo di industrializzazione, specie nelle realtà più avanzate, porta ad una razionalizzazione anche in agricoltura, che sarà meccanizzata e tenderà ad assumere un carattere "scientifico" e capitalistico, selezionando, ad esempio, il bestiame e sostituendo la produzione del grano con altre più redditizie (frutta, ortaggi).